SPESA SOLIDALE
Istituzione di un banco alimentare permanente per tutte le famiglie indigenti, con un raccordo tra supermercati e servizi sociali che comprenda agevolazioni e contributi solidali.
Firenze è fuori controllo: interi quartieri lasciati al proprio destino, luoghi pubblici trasformati in bivacchi, vicoli ridotti ad orinatoi, vandalismi diffusi e discariche a cielo aperto. La sinistra non si è limitata a dimenticare le periferie, ma ha addirittura devastato alcuni rioni storici della città: persino l’Unesco – preoccupata dallo stato d’incuria del patrimonio – ha deciso di ammonire Nardella.
Occorre un cambiamento radicale: ordine, efficienza e rigore devono diventare il verbo della nuova Firenze, finalmente all’altezza della propria storia. Ma anche: adeguate dotazioni di uomini, mezzi e tecnologie alle forze dell’ordine; mense e dormitori popolari per evitare pernotti all’aria aperta ed elemosine diffuse; costruzione di nuovi bagni pubblici aperti 24 ore; regolamentazione della vita notturna nelle zone residenziali; inasprimento delle pene per chi abbandona i rifiuti.
Quando alcuni Rom hanno creato il Far West all’Isolotto, uccidendo un ragazzo innocente, Nardella si è accorto che la loro presenza rappresentava un problema.
Coccolati e finanziati per anni con fiumi di denaro pubblico, hanno sempre rifiutato di integrarsi, continuando a compiere reati e creare degrado sulla pelle dei fiorentini. I campi Rom – che continuano a spuntare come funghi – devono sparire dai confini del nostro Comune: con i milioni di euro destinati alla manutenzione di quelle baraccopoli, dal giorno dopo, ci finanziamo la costruzione di decine di asili sociali per i figli delle famiglie italiane in difficoltà.
Noi non abbiamo dubbi: vengono prima gli italiani!
Per decretare il fallimento del Partito Democratico, basterebbero le fotografie delle principali strade della città: l’orizzonte non è dominato dai nostri meravigliosi monumenti, ma da una selva di venditori abusivi, di falsi mimi, di parcheggiatori e di mendicanti molesti. Il tutto, peraltro, mentre i commercianti e gli ambulanti fiorentini vengono subissati di controlli e di sanzioni. La soluzione è una sola: immediato ripristino della legalità, tolleranza zero e pugno di ferro. Ma occorre anche restituire nuovo impulso ai mercati rionali, che contrastano la “società liquida” del web attraverso la rivitalizzazione del tessuto sociale e comunitario della città.
Furti, violenze e spaccio di droga sono diventati la norma: la microcriminalità prolifica indisturbata. L’istituzione di task force che attuino un capillare presidio del territorio – unitamente ad una App che consenta un raccordo diretto con i cittadini – è un’urgenza improrogabile. Prevenzione e repressione del crimine non devono essere delegati oltre: la sicurezza è una priorità assoluta.
L’atavico problema delle occupazioni – attuate dalla sinistra antagonista e tollerate da quella democratica – non è mai stato affrontato: decine di stabili, anziché essere restituiti alla città, vengono tenuti in ostaggio di frange estreme che non producono alcuna attività sociale. Questi spazi – dove si sono registrati anche incidenti mortali dovuti alle pessime condizioni di vivibilità – vengono utilizzati come sedi politiche a spese della collettività, come locali clandestini dove aggirare le norme e come strumento illegale di guadagno per chi – con la scusa di aiutare dei disperati – chiede il pizzo in cambio di una stanza.
Firenze non è immune dalla globalizzazione in atto: le multinazionali proliferano, mentre le botteghe artigiane chiudono i battenti.
La sinistra – al servizio delle lobby internazionali – vuole trasformare la nostra città nel parco giochi del Rinascimento e nel grande centro commerciale del turismo di massa e delle cianfrusaglie.
L’alternativa non è l’isolamento, ma una seria salvaguardia dei nostri sapori e delle nostre eccellenze, dei nostri ritmi e del nostro lavoro: incentivare l’acquisto di prodotti locali, sostenere le attività fiorentine, pretendere filiere corte e ripopolare il centro storico. Vorrebbero renderci dei consumatori anonimi e omologati, ma noi resteremo i figli di Firenze.
La maggioranza dei reati – come confermano i dati – sono opera di clandestini senza permesso di soggiorno, ai quali viene concesso di delinquere nella totale impunità. Molti dei rioni del centro storico – da Santa Croce a San Lorenzo e da via Palazzuolo a Santa Maria Novella – sono ostaggio di un’invasione che riflette le sorti di una città alla mercé degli stranieri: intere zone – ormai popolate da mini-market e attività di pessimo livello – si sono trasformate in ghetti etnici dove le regole della kasba si mescolano ai dialetti del centro Africa. Non solo: proliferano le moschee abusive che – senza gli adeguati controlli – rischiano di diventare un ricettacolo di fondamentalisti islamici. Respingere l’immigrazione, significa pretendere il rispetto della nostra identità e delle nostre tradizioni: non è xenofobia o razzismo, ma semplice buon senso. Questa è casa nostra e non permetteremo a nessuno di distruggerla.
Negli ultimi anni – con l’avallo della sinistra progressista – le cosiddette “teorie di genere” sono arrivate anche a Firenze: nelle nostre scuole materne ed elementari – ad esempio – si sono imposte le “fiabe gay”. Il principio è inquietante: con la scusa della “lotta alle discriminazioni”, si punta a distruggere l’istituto della famiglia naturale e ad aprire la strada all’ideologia gender, secondo la quale non dovrebbero più esistere maschi e femmine o madri e padri, ma individui fluidi e privi di identità. Bandire questa follia non significa discriminare qualcuno, ma tutelare i nostri figli.
I parchi pubblici dovrebbero essere i pilastri del nostro tessuto comunitario: spazi da vivere e condividere, in sicurezza e libertà. La sinistra – in linea con lo sradicamento globale che ci vuole rinchiusi nei centri commerciali – li ha trasformati in luoghi di desolazione e delinquenza. Anche per questo, proponiamo un progetto di riqualificazione delle Cascine, che possa estirpare il cancro dello spaccio di droga, del degrado, della prostituzione e dell’abusivismo, restituendo vitalità all’ippodromo e ai progetti sportivi e ricreativi.
Firenze è la culla della Civiltà. Ma oggi, del suo primato culturale, non resta più nulla: le librerie chiudono i battenti, i caffè letterari falliscono, le biblioteche vengono abbandonate, gli eventi si riducono per numero e qualità. Anche per questo proponiamo una più ampia attenzione al tema, con una revisione dei fondi elargiti alle fantomatiche “associazioni culturali” che non svolgono alcuna attività in quel campo e fanno la cresta sui fondi erogati e sugli spazi concessi.
Istituzione di un banco alimentare permanente per tutte le famiglie indigenti, con un raccordo tra supermercati e servizi sociali che comprenda agevolazioni e contributi solidali.
Sostegno per le cure odontoiatriche, con almeno una visita orto-panoramica e una seduta di igiene orale garantite dal Comune. Ma anche: snellimento delle liste d’attesa, maggiore raccordo con la Regione per la gestione delle strutture, lotta alla malasanità e aumenti degli studi convenzionati con le Asl.
Richiesta dei fondi europei per la realizzazione di un passante a Nord della città – tra il Ponte all’Indiano e il viadotto di Varlungo – che possa dimezzare il volume di traffico nell’intera area cittadina; posticipazione della costruzione della tramvia per Bagno a Ripoli; programmazione razionale dei lavori, per scongiurare la cantierizzazione costante delle principali vie di transito.
Totale sostegno ai mercati storici e rionali, già colpiti dal tentativo di approvazione della Direttiva Bolkestein; stretta legale contro i venditori abusivi e gli irregolari.
Appoggio alla realizzazione del nuovo stadio nella zona di Novoli, ma scongiurando favoritismi alla famiglia Della Valle; riassetto dell’Artemio Franchi per ridestinare la struttura ad altri utilizzi sportivi, artistici e culturali, con definitivo miglioramento della vivibilità di Campo di Marte.
Incentivi alle giovani coppie per l’accesso ai servizi primari legati all’educazione, quali scuole e asili. Creazione di doposcuola attrezzati e monitoraggio della qualità delle mense.
Approvazione di un nuovo “piano casa” che preveda l’opzione delle rate di mutuo per i già residenti negli alloggi popolari, la revisione delle graduatorie per offrire effettiva priorità di accesso agli italiani, l’immediata ristrutturazione ed assegnazione degli appartamenti sfitti e la destinazione ad uso sociale degli immobili dismessi.
Istituzione di una commissione incaricata di vigilare sullo stato delle barriere architettoniche e di rendere più semplice la vita dei disabili.
Creazione di colonie estive e invernali per giovani e anziani, con possibilità di soggiorno marino e montano per le famiglie a basso reddito.
Incentivo all’adozione dei cani e dei gatti abbandonati nei canili e nei gattili della Toscana, attraverso un rimborso per le spese veterinarie. Con tale provvedimento – oltre a liberare centinaia di animali ed offrire compagnia ai tanti anziani rimasti soli – si risparmierebbero grosse somme di denaro pubblico, oggi destinate al mantenimento di strutture fatiscenti o sovraffollate.
Realizzazione del progetto “Tutti in campo”, che prevede contributi diretti ad agevolare l’accesso di tutti i ragazzi fiorentini tra i 6 e i 17 anni – con un ISEE uguale o inferiore a 12mila – al mondo dello sport.
Blocco dei fondi destinati all’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) – da sempre impegnata nella strumentalizzazione faziosa della storia – e istituzione di una commissione incaricata di vigilare sulla diffusione dell’odio politico.
Controllo delle alberature e riduzione drastica degli abbattimenti.
Tutela degli antichi selciati del centro storico, le cui pietre vengono rimosse anzichè manutenute.
Alessandro Draghi
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draghi.alessandro@hotmail.com
Sede provinciale di Fratelli d’Italia
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